15-07-2019 | ||
Pubblicata nella sezione Atc Informa : |
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MAIALI ALLE CESINE |
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L’Atc di Lecce, a seguito delle polemiche emerse intorno alla vicenda del tavolo di gestione per il contenimento della fauna suide presente nell’Oasi delle Cesine di Vernole, invita tutti i soggetti coinvolti a ridimensionare toni e polemiche nell’interesse della stessa Riserva. Nel ribadire che esso è Ente riconosciuto dalla Regione e che racchiude in sé le diverse associazioni venatorie, quelle agricole e anche quelle ambientaliste, sottolinea che mai nessun cacciatore ha mai pensato di entrare armato nella Riserva. L’Atc ,chiamata in causa perché soggetto cui compete la gestione, il ripopolamento e il contenimento della fauna salvatica, si occuperà – assieme alla Asl, allo stesso Wwf, all’Osservatorio faunistico, al Comune e alla Regione – di catturare gli animali che stanno, come è stato da più parti precisato, danneggiando l’Oasi. Le catture, come già scritto, saranno effettuate utilizzando gabbie e/o recinti e si rendono maggiormente necessarie anche alla luce del fatto che dal report presentato al tavolo di gestione non emerge l’individuazione delle tane dei suini presenti, i quali evidentemente si spostano di continuo, e il cui percorso li rende ancora più pericolosi per i danni a cose e persone (attacchi ad animali domestici, danni agli agricoltori vicini, incidenti a causa di possibili attraversamenti improvvisi). Si sottolinea che nessuno è ancora riuscito a risalire alle responsabilità dell’inserimento di questi animali nella Riserva. Al contempo si ribadisce con forza l’assoluta estraneità da parte del mondo dei cacciatori, che pure qualcuno a tal proposito ha additato. E lo si fa per ragioni ovvie ed evidenti a tutti: primo, i maiali non sono una specie cacciabile; secondo, è noto a tutti che la Riserva delle Cesine è zona vietata alla caccia. Pur nella consapevolezza delle polemiche che ruotano intorno a questo mondo, l’Atc difende e rimarca l’amore che tutti i cacciatori hanno nei confronti dell’ambiente che ci circonda. E non a caso, proprio l’Ambito territoriale della caccia è Ente che si occupa anche di ripopolamento, così come di contenimento laddove esiste uno squilibrio tra prede e predatori che potrebbe compromettere l’ecosistema di una determinata area. A riprova di ciò, l’Atc ha accettato di buon grado di fornire supporto alla risoluzione del problema esistente all’interno della Riserva, pur non essendo i maiali fauna selvatica. Si conferma l’utilizzo di metodi di cattura non cruenti. Quanto alla destinazione successiva degli animali, ci si rimette alle scelte della Asl, la quale deve fare i conti con le eventuali complicazioni sanitarie e la responsabilità che essa ha in merito alla salubrità di ambienti, persone e altri animali. E questo è fatto noto a tutti i soggetti seduti al tavolo di gestione. |
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